Text: Angelo Branduardi. La Canzone Di Aengus, Il Vagabondo.
Fu cosi che al bosco andai,
che un fuoco in capo mi sentivo,
un ramo di nocciolo io tagliai
ed una bacca appesi al filo.
Bianche falene vennero volando,
e poi le stelle luccicando,
la bacca nella corrente lanciai
e pescai una piccola trota d'argento.
Quando a terra l'ebbi posata
per ravvivare il fuoco assopito,
qualcosa si mosse all'improvviso
e col mio nome mi chiamo.
Una fanciulla era divenuta,
fiori di melo nei capelli,
per nome mi chiamo e svani
nello splendore dell'aria.
Sono invecchiato vagabondando
per vallate e per colline,
ma sapro alla fine dove e andata,
la bacero e la prendero per mano;
cammineremo tra l'erba variegata,
sino alla fine dei tempi coglieremo
le mele d'argento della luna,
le mele d'oro del sole.
che un fuoco in capo mi sentivo,
un ramo di nocciolo io tagliai
ed una bacca appesi al filo.
Bianche falene vennero volando,
e poi le stelle luccicando,
la bacca nella corrente lanciai
e pescai una piccola trota d'argento.
Quando a terra l'ebbi posata
per ravvivare il fuoco assopito,
qualcosa si mosse all'improvviso
e col mio nome mi chiamo.
Una fanciulla era divenuta,
fiori di melo nei capelli,
per nome mi chiamo e svani
nello splendore dell'aria.
Sono invecchiato vagabondando
per vallate e per colline,
ma sapro alla fine dove e andata,
la bacero e la prendero per mano;
cammineremo tra l'erba variegata,
sino alla fine dei tempi coglieremo
le mele d'argento della luna,
le mele d'oro del sole.
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi
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