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Text: Aleandro Baldi. L'isola.

Tu che hai paura di chi non e fatto come te,
e ti allontani da chi non la pensa come te
rimani piccolo
nella tua isola
uomo di Lilliput.
Tu guardi il mare che si muove li davanti a te
e per timore poi non vuoi che il mare guardi te,
inconsapevole,
di avere un'anima,
e i giorni passano,
col tempo crescere diventa piu difficile,
e finche avrai paura non saprai mai il limite fra il sogno e la realta,
le bugie saranno verita,
raccontarti favole e piu facile,
uomo troppo prigioniero di fantasmi, di frontiera,
prova un giorno a chiederti perche,
vedi in me un nemico che non c'e,
tu che per un gioco un po' perverso perdi il meglio che c'e in te.

Come un involucro di seta e la tua isola,
e tu non vuoi uscirne fuori come fanno le farfalle
che sono splendide
quando si librano,
e i giorni passano,
col tempo crescere diventa piu difficile.
e finche avrai paura non saprai mai il limite fra il sogno e la realta,
le bugie saranno verita,
raccontarti favole e piu facile
uomo troppo prigioniero di fantasmi, di frontiera...

Tu che per paura del diverso perdi il meglio che c'e in te.
Guarda i fiori come accolgono
quelle api che li aiutano,
mentre tu che alzi il muro attorno a te,
uomo troppo prigioniero di fantasmi, di frontiera,
prova un giorno a chiederti il perche,
vedi in me un nemico che non c'e,
tu che per un gioco un po' perverso, perdi il meglio che c'e in te...
tu che per paura del diverso perdi il meglio che c'e in te.

(Grazie a MonicaHendrika per questo testo)