Text: Claudio Lolli. Piazze... Strade... Sogni. Aspirine.
Quello che volevo raccontarti non lo so,
o forse, meglio, non me lo ricordo,
in un mare d'alcool si galleggia se si puo,
se no si gioca a fare il morto,
ma abbiamo affari in corso e sopportarli non si puo senza te,
e colpa delle mie emicranie...
Noi guardiamo il mondo sempre da una feritoia
e troppo spesso non ci piace,
non e bello ne tondo e ci procura solo noia,
e niente, niente santa pace
tra le penitenze, le astinenze e tutto quel rock'n roll
e poi tutte le mie aspirine,
pero ci ha dato strade, piazze, viali
e tanti tanti tanti bar malfamati
in cui ci siamo presi, persi, in cui
ci siamo spaventati, ci siamo amati,
per tempi lunghi, per citta, per storia,
vocazione, abbracci e per saluti,
per una cosa che non sara vita
ma neanche solo dieci minuti...
Qui fa notte presto e per chi ha vizi, come me,
de tempo almeno ne rimane,
sfioriamoci la pelle e poi dormiamo insieme per
almeno dieci settimane,
poi ci penseremo al mal di testa e alla contabilita,
a razionarci le aspirine.
C'e terra di nessuno tra l'angoscia e Gorbaciov,
sia detto con dolce ironia,
e li vorrei portarti e riposarci per un po'
col corpo e con la fantasia,
ho l'indirizzo in qualche tasca, in testa
oppure non ce l'ho piu
pero ti giuro che ci credo,
perche e lo stesso delle strade, piazze,
viali e tanti tanti bar malfamati,
in cui ci siamo presi, persi, in cui ci
siamo spaventati, ci siamo amati,
per tempi lunghi, per citta per storia,
vocazione, abbracci e per saluti,
per una cosa che non sara vita
ma neanche solo dieci minuti...
Claudio Lolli
Piazze... Strade... Sogni
Claudio Lolli
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