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Text: Enrico Ruggeri. Fango E Stelle. Ulisse.


Con il passato che ho,
dopo mille battaglie e pericoli,
di niente al mondo mi pento;
nemmeno il vento e piu curioso di me.

Dove mi trovo non so,
ma rimane un istante da vivere
per ricordare le porte
di tante case dove aspettano me.

Portami via;
voglia di consumare.Tienimi via.
Chi non mi sa capire guardi la scia
delle mie navi leggere.
Fammi bere al giorno che verra
e alle carezze passeggere.

Magari un giorno verro:
rimanere da soli e difficile.
Ma l'abitudine a correre e troppo forte;
e piu veloce di me
e non si puo combattere.

Andiamo incontro all'avventura
con le vele al vento;
non e rimpianto ne paura cio che sento.
Non c'e montagna ne frontiera
che potra fermare
chi corre incontro al mondo
e il mondo sa guardare.

Sono gia via;
scrivo da questo mare.Sono gia via.
Non si fara legare l'anima mia,
fatta di roccia piu dura,
perche l'anima e un concetto senza eta,
senza famiglia ne bandiera.

Faremo un salto dentro al buio;
non avremo pace
perche nel centro dell'ignoto c'e una luce.
Se il cuore nasce marinaio
non potrai averlo,
perche non basta un altro cuore per tenerlo.

Portami via;
voglia di consumare.Lascia che sia.
Chi non mi sa capire guardi la scia
delle mie navi leggere.
Fammi ancora bere al giorno che verra
e alle carezze passeggere.

Sono gia via;
scrivo da questo mare.Sono gia via.
Non posso scegliere una vita non mia:
sono di roccia piu dura.
Non gridare che non sento.

Magari un giorno verro:
rimanere da soli e difficile.
Ma l'abitudine a correre e troppo forte:
e come un fulmine.

Portami via;
voglia di consumare.Lascia che sia.
Chi non mi sa capire guardi la scia
delle mie navi leggere.
Fammi ancora bere al giorno che verra
e alle carezze passeggere.

Se torno vivo non so
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