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Text: Piermatteo Carattoni. Pagine Strappate. E Poi Mi Rivivrei.


Mi distraggo con lo sforzo di pensieri che
Sfoglio per riparare quest?assenza di sole
Nello squarcio del mio tempo fatto di sei ore
In rassegna passo i compiti che ho fatto gia
Anche se l?insegnante non interroghera
Ma se idea cambiera
Un quarto d?ora puo sembrare un?eternita
A gambe ancora cosi corte che sperare piu forte
Da qui e l?unico sistema per guardare oltre
Io mi sporgo ma la macchina non passa mai
Torno al freddo dei gradini, troppe risa e bambini
Troppi e troppo bambini
Aspettero i tuoi passi aspettero a occhi bassi
Alzo gli occhi e ci sei tu
E l?unica cosa che ora conta sei tu
Stendo il viso per le tue carezze
Che puntuali piovono come la certezza
Che eri in ritardo solo per il lavoro
Che non hai pensato mai di lasciarmi solo
Di queste mie lacrime mi chiedi il perche
E solo mal di testa adesso passa perche
Voglio andare a casa voglio andarci con te
E dopo mangiato voglio stare con te
Quando ho visto Angela la prima volta
Ho pensato alla bellezza di una grande dolcezza
Stesa a piene mani patina di tenerezza
Prima volta che ho incontrato Licia ero sereno
Era come un frutto pieno se lo aiuto a cadere
Lo potro assaporare
Al contrario quando il caso mi porto il tuo viso
Seppi come non pensare imparai ad aspettare
Che il tuo tempo fosse pronto per lasciarmi entrare
Dimmi adesso a cosa serve un viaggio di ritorno
Certo non a restaurare neanche a ridefinire
Ma soltanto a finire
Lasciarsi son gli accordi lascia che ti ricordi
Di notte la tua mano ci scoprira il mattino
Apro gli occhi e ci sei tu
Un pensiero fisso una costante tu
Cosa sei non lo saprei spiegare
Ma se fossi grande ora ti farei l?amore
L?amore dolce che si fa con le mani
Fragili e sospese un volo di gabbiani
Quell?amore da respirare
Da scrivere sui muri senza farsi scoprire
Da sfidar gli adulti se lo vuoi dimostrare
Lo devi dimostrare perche senno non vale
Stringi i denti adesso se ti brucia e fa male
Tanto sei da solo quando il male e l?amore
Cado dalle nubi cado come tentazione
Che si tinge d?ossessione fodera di cotone
Ne appassisce gli angoli come disillusione
Cado come cade il dubbio che mi inchioda a me
Nel pensarmi una condanna nel pensarmi di gomma
E bastarmi una donna
Riprendero dal piccolo come quando ero piccolo
Per un po? di innocenza che darei
Per ritrovarmi e poi mi rivivrei
Chiudo gli occhi e ci sei tu
Tenero ragazzo che non mi parli piu
Quanti giochi voli e figuracce
Quante notti insonni terminate in cartacce
Con gli entusiasmi che ora chiami progetti
Tu mi fai morire quando te la smetti
Sai che di sogni solo non si vive
Ma sai pure che ai sogni tuoi gli servi vivo
Senno poi chi mi canta le parole che scrivo
Chi porta carne al sangue della notte che vivo


(Grazie a elena per questo testo)
Piermatteo Carattoni