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Ivan Graziani Parla Tu

Se te ne stai cosi muta su una sedia ed aspetti che sia io ad avere per te un perche oh no, parla tu... Ora piangi, cosa fai? Ma non chiedere scusa tu

piove. Angelina, Angelina, Angelina, non mi dire mai di no. IBM al nono piano il cielo e gonfio sopra Milano in mezzo a questa logica assassina nessuno vede che tu

tu lo giri e uguale, si da ragione da solo anche da bambino lui si incoraggiava a dare sfogo ai suoi difetti Doctor Jekyll & Mister Hyde. Come tu, tu

Non fermate il cucciolo impaurito corre fra le braccia delle colline. La lingua in mezzo ai denti, il pelo dritto sulla schiena giu verso l?orizzonte

Il 250 giallo di marca giapponese due pacchi di cambiali pero avevo anche gli stivali di cuoio nero. I due retrovisori e l?alberello di taglio natalizio

bruciata, abisso di dolore spazzata dai venti tu non puoi parlare. Ah! Come un illuso io vorrei che fosse vero che ogni mano che apre il tuo ventre fossi tu

un giardino, nel sogno con me c?era un uomo lui mi girava le spalle solo perche non vedessi il suo viso. Ti prego lasciami andare, ti prego chiunque tu

al petto, mi voglio ricordare. lo penso ad un barcone rovesciato al sole in un giorno in pieno agosto le biciclette in riva al mare. Agnese mi parlava

te ne stai cosi muta su una sedia ed aspetti che sia io ad avere per te un perche oh no, parla tu... Ora piangi, cosa fai? Ma non chiedere scusa tu non