o a chi che notti che fanno in pochi sogni un tuo mondo fatto di costellazioni e di suoni da nomi inesistenti rivelandoti illusioni Ed e inutile poi dire che di
a chi che notti che fanno in pochi sogni un tuo mondo fatto di costellazioni e di suoni da nomi inesistenti rivelandoti illusioni Ed e inutile poi dire che di
liquore affaticati dalla vita piena di zanzare che cosa gliene frega di trovarsi in mezzo al mare a un mare che piu passa il tempo e piu non sa di niente
tu che vuoi che mi ponga qui si vede che vuoi che nasconda che si torna a pensarti a disegnarti e chi rimane di qui affonda? SHEZAN IL RAGIO: Hai bloccato
che gira e fornai che fanno il pane di domani secchi d'acqua che svegliano i balconi cotti di sole del mattino in questa notte di ragnatele di fili notturni
due come una mela ombre di donne pigre s'aggiustano le calze e baciano rossetti s'affrettano alla vita inseguite da un mare di capelli e di tetti e tutti
noci e dove sono i giorni di domani le caramelle ciucciate nelle mani di tutti gli uomini persi dal mondo di tutti i cuori dispersi nel mondo quelli che
come a un osso da rosicchiare uomini o animali potremmo stare bene da uguali anche imbarcarci in un porto e correre a girotondo il mare e non tornare
hai il coraggio di andar via via da un mondo sporco che non vuoi via da un bacio che non ha tenerezze che non sa di carezze e cammini lungo il mare
liberami dal male liberami dal male x2 dal male dal male e dalla malinconia LIBERAMI dal malaugurio dai maldicenti dagli ipocriti dagli ignoranti da questa congerie magari di uomini
un figlio e lo avra figlio di terra e di elettricita. Strati grigi di lava e di corallo cieli umidi e senza colori ecco il mondo sta respirando
bagaglio di speranze deluse come onde che s'infrangono sugli scogli Hanno un mondo che avete storpiato ingannato tradito massacrato hanno un piccolo fiore dentro che c'e da
'e dove non arriva il faro? Cosa c'e di la del tuono di la del Kilimangiaro? "Ci sono pesci di metallo che nessuno puo mangiare, grandi uccelli di cristallo che
cantero: e cantero la storia delle sue mani che erano passeri di mare, e gli occhi come incanti d'onde scivolanti ai bordi delle sere; e cantero le madri che
cos'e che avevo in testa allora) di grandi imbrogli (cos'ero che non sono ora) di grandi sogni (e adesso siamo tutti grandi) altri compagni (uomini ormai